alloggio, limite, città

ALLOGGIO, LIMITE, CITTà

Benedetta Verderosa, Alessia Caprano

La presentazione ha indagato il limite fra la sfera privata e la sfera pubblica, e in che modo l'architettura ospita l'una e l'altra sfera, eventualmente mettendole in relazione.
Mentre l'ambiente definito dalla città identifica la sfera pubblica, l'alloggio identifica la sfera privata.

La definizione che è stata data vede l'alloggio come uno spazio architettonico, minimo, attrezzato per consentire lo svolgimento delle funzioni abitative. Esso da senso di proprietà, in quanto luogo dove riporre gli oggetti personali e luogo in cui riposare. è luogo di intimità, della condivisione con le persone care.

Viviamo in un mondo in cui gli spostamenti sono sempre più frequenti, in cui è difficile che l'alloggio sia di proprietà, in cui il breve tempo passato in un alloggio non consente di provare facilmente la sensazione di proprietà, di riposo, di rifugio.
Contemporaneamente lo sviluppo del cohousing vede la convivenza di persone singole, o coppie, legate fra loro dalla sola necessità di condividere l'alloggio con qualcuno.

Lo spazio architettonico dell'alloggio e il modo in cui viene vissuto stanno cambiando.
Sarà anche la definizione di alloggio ad evolversi, la definizione dell'intimità e della sfera privata, o questi saranno valori che andranno a ridimensionarsi o perdersi?

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